lunedì 18 maggio 2015

BULGARIA: I 1150 anni dalla conversione del popolo bulgaro al Cristianesimo

A cura della Dr.ssa Dora Bittau

domenica 17 maggio 2015, di Emanuele G. - 94 letture
Questo anno si celebrano i 1150 anni dalla conversione del popolo bulgaro al Cristianesimo, ad opera del Santo Re Boris. Il 2 maggio il giorno della sua morte, nella prima capitale bulgara Pliska si sono svolte solenni celebrazioni. Il Re Boris era Signore della Bulgaria dal 852 al 889. Lui ha battezzato se stesso e il suo popolo nel 865. In onore del suo padrino, l’imperatore bizantino Michele III, si chiamo’ Boris – Mihail (Michele). In questo modo, la Bulgaria non rimane isolata, e si uni’ alla grande Famiglia Cristiana. Alla straordinario evento - la fine del paganesimo e la conversione dei Bulgari al Cristianesimo, e al lungimirante sovrano bulgaro, ho dedicato quadri in diversi periodi della mia attivita’ artistica.
Il Re Boris, (dipinto su tavola – 125x70 cm; fondo d’oro), fa parte di una serie di quadri, che rappresentano i sovrani medievali bulgari. Questo e’ soggetto anche di un videoclip su youtube, intitolato “RE BULGARI”. L’immagine di Boris e’ estratta dal Vangelo didattico di Costantino di Preslav (IX-X sec).
Sotto lo sguardo del sovrano, con il vangelo in mano, i bulgari prolungano la fila ed aspettano il proprio turno per essere battezzati. I colori sono sgargianti – rosso verde, blu, e l’oro aggiunge la solennita’ all’evento. Anche le campane suonano, e le persone gioiose si affacciano alle finestre, come oggi in una parata.
Nel monocromo – Trittico, si susseguono diversi momenti, collegati alla cristianizzazione e alla fine del paganesimo - un processo difficile, epocale, per il destino dei bulgari. Certi episodi drammatici li evidenziato in bianco e nero.
Non tutti abbandonavano pacificamente i riti pagani, contro i quali, il re reagiva con fermezza e determinazione. Questi eventi sono accennati nell’ala sinistra del trittico. Nella parte centrale dell’opera si celebra solennemente il battesimo del re, dai vescovi bizantini, e veramente direttamente da Fozio. I volti incuriositi con i cuori palpitanti ed occhi scintillanti aspettano il proprio turno.
Nell’ala destra del trittico, costruttore della Chiesa Bulgara, Boris, e’ spogliato dalle insegne regali per indossare il saio monacale. In veste del re, e il suo primogenito Vladimiro Rassate, rimasto fedele al paganesimo – la ragione, per la quale, l’amorevole padre lo condanna, tenendolo al buio, per la vita, accecandolo. Un fascio di luce, attraversa il dipinto, segna la speranza, uscita dalle tenebre secolari del popolo bulgaro.
 
 

giovedì 14 maggio 2015

Consiglio d'Europa: Bulgaria, passi avanti in lotta corruzione

Roma, 13 mag. (askanews) - La Bulgaria ha fatto passi avanti nella lotta alla corruzione, uno dei problemi più importanti che impediscono una piena integrazione economica nell'ambito europeo. L'ha spiegato il Gruppo di stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d'Europa , che ha diffuso oggi il suo Quarto rapporto di valutazione sul paese Ue, che però ha sottolineato che ancora molto c'è da fare.
Il GRECO ha concluso che "la Bulgaria ha, nel complesso, una cornice legislativa abbastanza buona e che molte istituzioni e strumenti sono stati messi in campo per impedire la corruzione".
Tuttavia, "le regolazioni complesse, l'abbondanza di strumenti di riferimento e di istituzioni che sovrintendono la questione, non sono riusciti a ottenere l'effetto cumulativo o aiutare cambiamenti qualitativi negli sforzi di prevenzione".

fonte: http://www.askanews.it/nuova-europa/consiglio-d-europa-bulgaria-passi-avanti-in-lotta-corruzione_711505268.htm

sabato 9 maggio 2015

I legami tra Sardegna e Bulgaria: addio all'archeologa Djonova

Dimitrina Mitova Djonova, archeologa di fama internazionale, aveva scritto un libro sui pozzi sacri protosardi.
La sua passione per la Sardegna l'aveva portata a scrivere un libro sui pozzi sacri protosardi, e la sua fama era nota in tutto il mondo. Dimitrina Mitova Djonova, archeologa, è morta in Bulgaria.
A lei si devono la scoperta e lo studio dell'unico pozzo sacro nuragico a Garlo, in Bulgaria, e la pubblicazione del libro "Origine e natura dei pozzi sacri protosardi", avvenuta nel 2007 in bulgaro e in italiano.
Il suo legame con l'Isola era non solo professionale, ma anche affettivo, come ricordano i componenti del direttivo del circolo sardo Sardica di Sofia: "Non mancava mai alle nostre manifestazioni e agli eventi culturali che accomunavano Sardegna e Bulgaria", spiega Paolo Armosini. "La sua scomparsa lascia un vuoto umano e culturali tra tutti gli studiosi, e non, che l'hanno conosciuta".
 

giovedì 7 maggio 2015

LA BULGARIA BLINDA LE FRONTIERE CONTRO L'IMMIGRAZIONE ISLAMICA. PRIMO MINISTRO BORISOV: NON VOGLIAMO L'ISLAMIZZAZIONE

mercoledì 6 maggio 2015
LONDRA - Dopo l'Ungheria anche la Bulgaria comincia ad averne abbastanza dell'afflusso di immigrati proveniente dal Nordafrica e dal Medio Oriente.
Proprio in questi giorni il primo ministro bulgaro Boris Borisov ha usato parole forti per esprimere la sua opposizione ai flussi migratori che rischiano di alterare l'equilibrio demografico del suo paese.
Come tutti sanno il 10% della popolazione bulgara e' composta da musulmani di origine turca ben integrata nel tessuto sociale del paese pero' l'arrivo di musulmani integralisti potrebbe creare enormi problemi non solo perche' diffonderebbe forme di islam piu' radicali ma anche perche' un aumento della popolazione musulmana rischierebbe di islamizzare il paese e creare conflitti con la maggioranza cristiano ortodossa.
Per Borisov la Bulgaria e' piu' a rischio dell'Italia perche' i territori di frontiera sono molto piu' difficili da monitorare specie d'inverno quando sono innevati e per tale motivo ha chiesto all'Unione Europea piu' fondi per controllare le frontiere e l'apertura di centri di accoglienza a sud del Mediterraneo.
Ovviamente le preoccupazioni del primo ministro bulgaro sono piu' che giustificate e il vero scandalo e' che nessuno in Italia prenda il suo esempio e chieda la chiusura delle frontiere.
Per fortuna altri Paesi europei la pensano diversamente tant'e' che si rifiutano di accettare nuovi immigrati e quindi gli appelli fatti dal governo Renzi riguardo una maggiore solidarieta' europea non possono che restare lettera morta visto che nessuno e' cosi' folle da farsi carico di un problema che e' stato creato dai politici di casa nostra. Se l'Italia avesse "fatto capire" alle mafie islamiche del Nord Africa che chiunque fosse arrivato sarebbe stato immediatamente respinto sulle stesse coste da cui era partito, oggi non saremmo nel disastro che tutti vediamo e non ci sarebbero state le migliaia di morti in mare annegati per colpa proprio dei buonisti del governo Renzi.
Tutti questi morti sono sulla loro coscienza.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra

fonte: http://www.ilnord.it/c-4228_LA_BULGARIA_BLINDA_LE_FRONTIERE_CONTRO_LIMMIGRAZIONE_ISLAMICA_PRIMO_MINISTRO_BORISOV_NON_VOGLIAMO_LISLAMIZZAZIONE

venerdì 1 maggio 2015

Bulgaria, nel Paese meta di delocalizzazione decolla il trasporto su gomma (+ 68%)

Siamo abituati a parlare della delocalizzazione delle aziende di trasporto all’estero come di un fenomeno fortemente penalizzante – una forma di concorrenza a volte sleale – per chi, invece, continua a lavorare e a dare lavoro nella Penisola. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia, ovvero l’impatto che l’esternalizzazione ha sui paesi di destinazione della fuga all’estero. In genere, il processo apporta grandi benefici nel territorio scelto per quanto riguarda lo sviluppo stradale, le modalità di trasporto e l’economia in genere.
È il caso della Bulgaria, che fino a pochi anni fa si collocava in fondo alla classifica dei Paesi europei in via di sviluppo economico e che oggi invece sta vivendo un momento di buon rilancio. Secondo dati Eurostat, infatti, oltre il 69% dei trasporti in Bulgaria segue le rotte del commercio internazionale, con una prevalenza della gomma (68%) che sta guadagnando terreno sul trasporto navale (21%) e ferroviario (11%).
Il Paese dispone già di una rete stradale di 40.231 km (di cui 39.378 asfaltati), con 6 autostrade per una lunghezza di 627 km, ma è in atto un ingente piano di potenziamento delle infrastrutture, come testimonia il completamento del secondo ponte sul Danubio di due anni fa. La Bulgaria può inoltre sfruttare una posizione geografica strategica e il supporto finanziario da parte dell’Unione Europea, che ha stanziato per il periodo 2007-2013 6.853 miliardi di euro, di cui 1.624 appunto per le opere strutturali.
Per favorire gli operatori interessati a investire in Bulgaria Diacron Press, marchio editoriale con sede a Sofia del gruppo Diacron, società di consulenza internazionale, ha deciso quindi di pubblicare  una piccola guida pratica dedicata a chi agisce nel settore dei trasporti, in particolare su gomma, per fornire indicazioni pratica su come operare, dalla costituzione della società ai costi di gestione fino agli aspetti fiscali.
Iniziativa lodevole se favorirà la crescita del lavoro delle imprese italiane che operano e si confrontano realmente sul mercato dei trasporti internazionali. Sulle altre, almeno in questo contesto, stendiamo un pietoso velo.

fonte: http://www.uominietrasporti.it/notizie_dettaglio.asp?id=4228

martedì 28 aprile 2015

La “Bulgaria abbandonata” nelle splendide foto di Hristo Uzunov

Con il crollo dell’Unione Sovietica, e la conseguente indipendenza degli stati satellite, nel 1989 anche la Bulgaria è entrata in una nuova fase del suo sviluppo, peraltro molto difficoltoso. Mentre lo stato bulgaro si è lasciato alle spalle l’ideologia comunista, per abbracciare un’economia orientata al libero mercato, i simboli del vecchio regime rimangono, sotto forma di infrastrutture abbandonate. Queste strutture spettrali alimentano la fantasia di molti, tra cui quella del fotografo bulgaro Hristo Uzunov. Partendo dalla capitale, Sofia, Uzunov ha trascorso due anni immortalando quella che lui chiama “La Bulgaria abbandonata” (“Изоставената България”), attraverso le foto di un viaggio in più di venti di questi luoghi deserti, forse per ricordare alla nazione il proprio passato, di cui si sta perdendo la memoria.

continua a leggere qui: http://www.vanillamagazine.it/la-bulgaria-abbandonata-nelle-splendide-foto-di-hristo-uzunov/

mercoledì 22 aprile 2015

La Bulgaria firma accordo su gas con Romania e Grecia

La Bulgaria fa un passo in avanti verso la riduzione della propria dipendenza energetica dalla Russia firmando un accordo per la fornitura di gas con le vicine Romania e Grecia. "Abbiamo finalmente una nuova fonte" di approvvigionamento di gas, "fino ad ora eravamo totalmente dipendenti dalla Russia", ha detto il vice ministro dell'Energia bulgaro, Zhecho Stankov.

La Bulgaria utilizza circa 3 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno e si appoggia a Gazprom per il 95% delle sue forniture. Il Paese sta inoltre cercando di aumentare la produzione energetica domestica e la scorsa settimana ha presentato un'offerta per estrarre lungo la sua linea costiera sul Mar Nero gas e petrolio, ha spiegato il vice ministro.

Il nuovo accordo raggiunto tra Bulgaria, Romania e Grecia, meglio noto come "corridoio verticale" del gas, costerà circa 220 milioni di euro e diventerà operativo nel 2018, ha detto Stankov. Attraverso il collegamento, la Bulgaria sarà in grado di comprare il gas dall'Azerbaigian e dalla Grecia. L'accordo è stato siglato dai ministri dell'Energia dei tre Paesi a Sofia.


fonte: http://www.milanofinanza.it/news/la-bulgaria-firma-accordo-su-gas-con-romania-e-grecia-201504221550511777#

Fuga dai villaggi della Bulgaria

Alla fine del 2014 in Bulgaria si sono contati 164 tra piccoli agglomerati urbani e paesini che sono stati completamente svuotati dai residenti.

Sarebbero ben 164 i villaggi bulgari deserti. A rivelare la preoccupante situazione è l'Ufficio nazionale di statistica che ha elaborato questa analisi alla fine del 2014. La maggior parte dei luoghi privi di residenti si trova al Nord del Paese nelle aree di Veliko Tarnovo (storica capitale della Bulgaria) e di Gabrovo nella zona centro-settentrionale. Sarebbero rispettivamente 51 e 64 i villaggi abbandonati relativi alle due zone.

Questo vero e proprio abbandono dei piccoli agglomerati urbani nel Nord del Paese sarebbe spiegato dal fatto che la parte settentrionale della Bulgaria sarebbe stata quella ad aver beneficiato meno delle politiche di democratizzazione che hanno coinvolto lo Stato dell'Europa Sud-Orientale.

Al terzo posto per villaggi trovati vuoti alla fine del 2014 si colloca l'area di Kardzhali, una città bulgara del Sud, con popolazione prevalentemente di origine turca. Qui sono stati 11 i centri che l'Istituto di statistica ha bollato come privi di popolazione.

Un altro dato sorprendente riguarda i 1.135 villaggi la cui popolazione è al di sotto delle 50 unità.

L'altro lato della medaglia mostra come circa 1/3 della popolazione bulgara sia concentrata in sette città. Oltre alla capitale Sofia, i centri maggiormente popolati sono Plovdiv, Varna, Burgas, Ruse, Stara Zagora e Pleven.

Nel Sud del Paese vive circa il 29% della popolazione mentre al Nord-Ovest, considerata la regione più povera all'interno dell'Ue la concentrazione arriva all'11,1%.

Dai dati elaborati si apprende, inoltre, che la popolazione del Paese ammonta a 7.202.198 persone, cifra dello 0,6% in meno rispetto al 2013.


fonte: http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=72538&typeb=0



giovedì 16 aprile 2015

Bulgaria, Borissov, rientriamo dall'isolamento

ANSA) - PARIGI - "La Bulgaria sta riprendendo il suo posto di rispettato Paese europeo dopo un anno e mezzo di isolamento".

Lo ha detto il primo ministro bulgaro Boyko Borissov durante l' inaugurazione della mostra 'The Epic of the Thracian Kings - Archeological Discoveries in Bulgaria', al Louvre, come riporta un comunicato diffuso dal Council dei ministeri bulgari.

Il fatto che il prestigioso museo apra le sue porte a un allestimento bulgaro è interpretato come segno di rispetto verso quel Paese.


continua a leggere qui: http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2015/04/15/bulgaria-borissov-rientriamo-dallisolamento_e78c39e3-8933-4492-92ec-557dffec9e2b.html

giovedì 9 aprile 2015

Business Planet. L’arte del branding in Bulgaria (Video)

A Sofia da poco più di un anno gli studenti dell’Accademia delle Arti producono e vendono sciarpe.

Imparare a diventare imprenditori di se stessi. E’ ciò che l’Accademia d’Arte di Sofia, in Bulgaria, insegna ai suoi studenti che hanno tra i 16 e i 18 anni. I giovani hanno partecipato al progetto Brandiko, voluto dal Ministero dell’Economia bulgaro, che ha insegnato loro a lanciare sul mercato il loro marchio.

continua a leggere qui: http://www.key4biz.it/business-planet-larte-del-branding-in-bulgaria-video/

mercoledì 8 aprile 2015

Il disinformatico bulgaro

Oggi, più che postare un articolo dei quotidiani on-line sulla Bulgaria, voglio citarvi una pagina "fantasma" trovata sul web.
Fantasma perché non è dato di sapere da chi è stata scritta ed a quale sito si appoggia: http://www.pascolisanremo.net/calvino/lavori/Europa/pag/stati/BULGARIA.HTM
Eccone i punti salienti incluso il fatto che Edirne da città turca è ora diventata città bulgara :)

MONETE

La moneta ufficialmente della Bulgaria è l' euro.
REDDITO PROCAPITE
Il reddito di ogni persona della Bulgaria è di 2.100 euro.
 
 
 
  
 
 
CITTA'
Sono Pleven, Dobric, Sumen, Sliven, Varna, Plovdiv,Burgas, Edirne.

lunedì 6 aprile 2015

Il nuovo muro tra Bulgaria e Turchia

La Bulgaria sta costruendo una recinzione sul confine con la Turchia per impedire ai migranti di superarlo ed entrare irregolarmente nel paese. Ne ha scritto il New York Times, raccontando anche la storia di un pezzo di confine d’Europa di cui ci occupiamo di rado e di cui sappiamo molto poco e dove fino a qualche decina di anni fa esisteva un’altra recinzione, costruita per impedire ai cittadini dell’Unione Sovietica di scappare verso l’Ovest.
Nel novembre del 2013 la Bulgaria ha approvato la costruzione di una recinzione lungo tutto il confine con la Turchia: sarà lunga in tutto 160 chilometri e sarà costruita con reti metalliche e filo spinato. Ogni 100 metri ci sarà un soldato di guardia, in modo tale che ogni guardiano possa sempre vigilare anche sui suoi colleghi. La prima frazione della recinzione è stata completata lo scorso settembre, è lunga 32 chilometri ed è stata costruita lungo il tratto di confine con la Turchia più di frequente attraversato dai migranti e profughi. La recinzione, in combinazione con l’aumento di fondi per i servizi di pattugliamento della frontiera, hanno fatto sì che nel 2014 solo 4mila persone siano riuscite a entrare illegalmente in Bulgaria, rispetto alle 11mila del 2013.

continua a leggere qui: http://www.ilpost.it/2015/04/06/il-nuovo-muro-bulgaria-turchia/

giovedì 2 aprile 2015

Come fare l'assicurazione auto in Bulgaria

Relativamente all’assicurazione auto all’estero vi sono due aspetti da considerare: verificare che si possa circolare con la propria copertura assicurativa nel paese estero di destinazione oppure decidere di immatricolare la propria vettura all’estero per risparmiare sulla polizza. Nel primo caso, prima di mettersi in viaggio è bene informarsi se il paese in cui si circolerà riconosce la propria RCA o se è necessario procurarsi la Carta Verde (l’elenco è consultabile sul sito UCI – Ufficio Centrale italiano).
Nel secondo caso, invece, bisogna considerare tutti gli aspetti di convenienza di immatricolare l’auto all’estero con una polizza assicurativa più bassa.
La Bulgaria è un paese in cui si può immatricolare l’auto italiana con molta facilità e conseguentemente sottoscrivere una polizza assicurativa bulgara a prezzi molto più bassi che in Italia. Una polizza assicurativa bulgara costa in media 120 € l’anno. Questa situazione è, però, soggetta a truffe e traffici illeciti, per cui si raccomanda sempre molta attenzione. La legge italiana prevede che tutti i veicoli immatricolati all’estero debbano poi essere iscritti alla motorizzazione entro il tempo massimo di un anno. In Bulgaria si può ovviare a questa pratica con l’aiuto di un prestanome al quale intitolare la vettura a proprio nome addebitando anche eventuali multe ed infrazioni. Si tratta di una pratica illecita, della quale diffidare.

fonte: http://giornalemotori.it/130683/come-fare-lassicurazione-auto-in-bulgaria/

martedì 24 marzo 2015

Titoli di stato: meglio investire in Bulgaria

Fra le obbligazioni in euro, quelle bulgare offrono rendimenti più alti dei Btp e la differenza di rating con l’Italia è minima. Il giudizio degli analisti.

Fra i bond dei paesi emergenti europei, balzano all’attenzione le obbligazioni in euro della Bulgaria. Il piccolo satto dell’Europa centrale offre infatti rendimenti interessanti sui propri bond governativi, se paragonati ai nostri Btp sui quali ormai non vale più la pena investire. I titoli di stato bulgari danno infatti interessi più allettanti a parità di durata e la differenza di rating fra Sofia (BB+) e Roma (BBB-) per Standar & Poor’s è di solo un noch. Naturalmente stiamo parlando di obbligazioni in euro, e quindi senza rischio cambio, tenendo anche in considerazione che il rapporto fra la moneta unica e il lev bulgaro (BGN) è fisso. Inoltre, per fondi d’investimento e investitori qualificati, la Bulgaria non è un paese a rischio, anche perché orbita ormai da tempo intorno alla Ue, nonostante il paese sia al di fuori dell’eurozona e non adotti la moneta unica.

continua a leggere qui: http://www.investireoggi.it/obbligazioni/titoli-di-stato-meglio-investire-in-bulgaria/

giovedì 12 marzo 2015

Bulgaria, Bachvarova nuovo ministro dell'interno,prima donna

ANSA) - SOFIA - Rimpasto oggi nel secondo governo del premier e leader del partito conservatore 'Gerb' Boyko Borissov, insediatosi circa 4 mesi fa. La maggioranza al parlamento ha approvato la nomina del nuovo ministro dell'interno, Rumiana Bachvarova (56 anni). Hanno votato contro i deputati socialisti, gli estremisti di Ataka e il partito della minoranza turca, Dps.

Al rimpasto si è arrivati dopo che il 4 marzo scorso il ministro dell'interno, Vesselin Vuchkov, si è dimesso a sorpresa, senza precisare i motivi, probabilmente però legati a contrasti con il premier Borissov, dopo aver ripetutamente chiesto, e non ottenuto, la rimozione del segretario generale del ministero dell'interno, Svetoslav Lazarov, e del direttore dell'agenzia per la sicurezza nazionale, Vladimir Pissancev, nominati tutti e due dal governo precedente appoggiato dai socialisti. Il giorno dopo le dimissioni di Vuchkov, Borissov ha comunque chiesto ed ottenuto le dimissioni di Lazarov e Pissancev. Rumiana Bachvarova (Gerb) è attualmente anche vicepremier nel governo Borissov. È la prima donna dopo la caduta del regime comunista in Bulgaria a diventare ministro dell'interno. (ANSA).


fonte: https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2015/03/11/bulgaria-bachvarova-nuovo-ministro-dellinternoprima-donna_de7690b3-19cd-41dc-8d75-8f118ed41b81.html

martedì 10 marzo 2015

Germania: continuare a discutere per Romania-Bulgaria in Schengen

Roma, 9 mar. (askanews) - La Germania s'è detta pronta oggi a proseguire la discussione sull'ingresso della Romania e della Bulgaria nello spazio di libera circolazione europeo di Schengen, un tema che è considerato delicato nell'ambito dell'Unione europea (Ue).
"Noi siamo pronti a sostenere il processo di discussione" ha detto il ministero degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier in un incontro congiunto col suo omologo Bogdan Aurescu.
"La situazione in materia di sicurezza - ha continuato - è cambiata in Europa". Ciononostante, "questo non ha nulla a che vedere col fatto che noi continuiamo a lavorare duro" perché Romania e Bulgaria arrivino a soddisfare le condizioni necessarie per l'accesso in Schengen.

fonte: http://www.askanews.it/nuova-europa/germania-continuare-a-discutere-per-romania-bulgaria-in-schengen_711353020.htm

mercoledì 4 marzo 2015

Bulgaria, gas ancora per 2 o 3 mesi

L'impianto di stoccaggio di Chiren consentirà alla Bulgaria di coprire le proprie esigenze di consumo per circa 90 giorni con le dovute limitazioni.


Le riserve di gas della Bulgaria stanno per terminare. Lo rende noto il ministero dell'Energia che rivela come nello stabilimento di stoccaggio della preziosa risorsa, situato a Chiren, nella Bulgaria Nord-Occidentale, siano presenti circa 247 milioni di metri cubi di gas, quantità sufficiente a coprire le esigenze di consumo al massimo per tre mesi con diversi accorgimenti votati al risparmio.

Tale situazione di emergenza è una chiara conseguenza della escalation di tensione tra Ucraina e Russia. La Gazprom leader mondiale nel settore energia ha recentemente avvertito l'Europa circa il presentarsi di eventuali problemi nelle forniture.

Il ministero bulgaro dell'Energia è, in questi giorni, impegnato nella ricerca di eventuali soluzioni.

fonte: http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=70113&typeb=0

martedì 24 febbraio 2015

Bulgaria, ripartono i finanziamenti regionali Ue interrotti per controlli inefficaci

Erano stati sospesi per verificare l’affidabilità dei controlli sulla loro gestione, ma ora il pagamento dei fondi per lo sviluppo regionale potrà riprendere

La Commissione europea ha notificato alla Bulgaria che i finanziamenti europei del Regional Development Operational Programme per il periodo 2007-2013, dopo essere stati interrotti lo scorso giugno per verificare l’efficacia dei sistemi di controllo che erano risultati insufficienti dopo una audit della Commissione, ricominceranno ora ad essere erogati. La lettera ufficiale è già stata inviata alle autorità bulgare, e la Commissione procederà immediatamente con il primo versamento che ammonta a più di 52 milioni di euro tratti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr); mentre le richieste di pagamento ricevute in febbraio, per più di 92 milioni di euro, dovrebbero essere esaudite entro marzo.

continua a leggere qui: http://www.eunews.it/2015/02/23/bulgaria-ripartono-finanziamenti-dellue-interrotti-per-controlli-inefficati/30796

sabato 21 febbraio 2015

A Sofia manifestazione contro la NATO, "Bulgaria zona di pace"

Si è svolta a Sofia una manifestazione contro l’adesione alla NATO, mentre l’Alleanza atlantica sta procedendo all’organizzazione di sei nuovi centri di comando nell’est europa.
In un'intervista alla CNN, l'ex segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha dichiarato che la crisi in Ucraina è parte di un piano più ampio, organizzato dal presidente Vladimir Putin, per ristabilire l'influenza russa nello spazio ex sovietico.
Secondo Rasmussen, il Cremlino, mantenendo i suoi vicini deboli, sta di fatto impedendo l'integrazione euro-atlantica di questi paesi. Rasmussen ha sottolineato che se la Russia dovesse attaccare un alleato NATO, attraverserebbe una linea rossa di non ritorno, in quanto l'Alleanza atlantica potrebbe invocare l'articolo 5 del trattato, secondo cui “un attacco armato contro un paese dell’Alleanza, in Europa o nell'America settentrionale, costituisce un attacco verso tutti paesi NATO, e […], nell'esercizio del diritto di legittima difesa individuale o collettiva riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, ogni paese, assistendo la parte o le parti così attaccate, potrà intraprendere immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, compreso l'impiego delle forze armate, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale”.


continua a leggere qui: http://italian.ruvr.ru/news/2015_02_20/A-Sofia-manifestazione-contro-la-NATO-Bulgaria-zona-di-pace-4817/

venerdì 20 febbraio 2015

Tre motivi per visitare la bulgara Plovdiv

Nel 2019 sarà capitale europea della cultura con Matera. È nella top 10 della Best in Travel Lonely Planet. Ed è abitata da 8mila anni.

Tra le destinazioni inserite da Lonely Planet nella sua Best in Travel 2015, guida che, pubblicata per la prima volta anche in italiano, indica le top 10 delle destinazioni da non perdere nell’anno appena iniziato, c’è anche Plovdiv. Che insieme a Matera è stata designata Capitale Europea Cultura per il 2019. Capitale storica della Tracia e seconda città della Bulgaria, in Italia è pressoché sconosciuta. Eppure ha uno dei centri storici più belli dell’Europa dell’est, notevoli rovine romane e altre che risalgono all’antichità, quando Plovdiv fu nell’ordine Eumolpias, Filippopoli, Trimontium.
LE ROVINE ROMANE. Plovdiv sorge sulle sponde del fiume Maritsa, in una pianura circondata dai monti Rodopi e dagli Antibalcani. Come Roma sorge su dei colli, che sono però sei e non sette, e proprio con la capitale italiana ha forti legami: nel 46 d.C. fu conquistata dai Romani, che la ribattezzarono Trimontium dopo aver cinto di mura i tre colli centrali e la resero capitale della Tracia. Le sue rovine sono state portate alla luce tra gli anni Settanta e Ottanta: oggi, nel centro di Plovdiv si possono riconoscere gli antichi anfiteatro, stadio, foro e odeon di epoca romana. L’anfiteatro, che fu scoperto in seguito a una frana nel 1972, fu costruito tra il 114 e il 117, sotto Traiano. Della cavea sono rimaste quattordici gradinate, ma allo stato originale poteva accogliere circa 6.000 spettatori, con settori riservati ai diversi distretti in cui era divisa Trimontium. Oltre alla cavea, dell’anfiteatro – che oggi ospita concerti e spettacoli vari – sono visibili i resti della scena e del proscenio. Proprio come lo stadio che, costruito prima della dominazione romana, misurava 250 metri in lunghezza e 74 in larghezza. Solo una piccola parte della struttura è stata riportata alla luce e si può vedere nella centralissima piazza Džumaja: il resto è sepolto sotto il livello della via pedonale principale di Plovdiv. All’inizio lo stadio fu utilizzato per lo svolgimento dei giochi atletici e solo nel IV secolo, sotto Teodosio, iniziò ad ospitare le corse dei carri. Con una capienza di circa 30.000 spettatori, fu il simbolo della ricchezza della fiorente città di Philippopolis prima e Trimontium poi. Il foro romano risale invece al II secolo ed era il suo centro economico, politico e culturale. Dalla forma rettangolare, misurava 184 metri per 136 ed era circondato da un portico colonnato: nella sua parte nord-orientale si possono riconoscere i resti dell’antico Odeon.

continua a leggere qui: http://www.oggiviaggi.it/34294/plovdiv-bulgaria-capitale-europea-della-cultura-2019-best-in-travel-lonely-planet/