In un'intervista alla CNN, l'ex segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha dichiarato che la crisi in Ucraina è parte di un piano più ampio, organizzato dal presidente Vladimir Putin, per ristabilire l'influenza russa nello spazio ex sovietico.
Secondo Rasmussen, il Cremlino, mantenendo i suoi vicini deboli, sta di fatto impedendo l'integrazione euro-atlantica di questi paesi. Rasmussen ha sottolineato che se la Russia dovesse attaccare un alleato NATO, attraverserebbe una linea rossa di non ritorno, in quanto l'Alleanza atlantica potrebbe invocare l'articolo 5 del trattato, secondo cui “un attacco armato contro un paese dell’Alleanza, in Europa o nell'America settentrionale, costituisce un attacco verso tutti paesi NATO, e […], nell'esercizio del diritto di legittima difesa individuale o collettiva riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, ogni paese, assistendo la parte o le parti così attaccate, potrà intraprendere immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, compreso l'impiego delle forze armate, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale”.continua a leggere qui: http://italian.ruvr.ru/news/2015_02_20/A-Sofia-manifestazione-contro-la-NATO-Bulgaria-zona-di-pace-4817/
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