giovedì 6 febbraio 2014

I cacciatori italiani in difesa del gallo cedrone… della Bulgaria

[5 febbraio 2014]
          
Tanya Dimitrova  in un articolo intitolato “L’amore è .. sordo” pubblicato da National Geographic Bulgaria descrive le rumorose e spettacolari parate tipiche del gallo cedrone (Tetrao uroballus) in Bulgaria, dove questi grossi uccelli che raggiungono i 5 kg di peso (2 kg le femmine) vengono chiamati uccelli sordi, proprio perché alla fine della parata lo diventano temporaneamente, cosa di cui approfittano i cacciatori appostati  vicino all’arena di parata per avvicinarsi sempre più per abbatterli.
I galli cedroni stanno attirando in Bulgaria numerosi cacciatori occidentali alla ricerca di questa “emozione” e la guide bulgare dicono che qualcuno di loro davanti a questo potente spettacolo nemmeno spara agli uccelli sordi.
La Dimitrova  spiega che «Il gallo cedrone occidentale è un costoso e prestigioso trofeo, il prezzo di una licenza di caccia è di 1.000 Euro per uccello. In aggiunta a questo, i cacciatori pagano per una guida da caccia, jeep, alloggio, cibo. Il vero reddito per gli abitanti supera le migliaia di euro, un incentivo finanziario serio per proteggere le arene di esibizione degli uccelli sordi nella foresta».
Anche se la Bulgaria è uno dei pochi Paesi con una popolazione stabile di Tetrao uroballus, la specie  è in declino nelle antiche foreste di pini delle montagne bulgare e la Lista Rossa della Bulgaria considera i galli cedroni “Endangered”, soprattutto per la progressiva scomparsa del loro habitat a causa della deforestazione.
Ma i galli cedroni e le foreste in cui vivono hanno trovato un inaspettato alleato: le associazioni venatorie bulgare. Durante la stagione di accoppiamento, da aprile ai primi di maggio, i galli di montagna, come li chiamavano i bulgari, si riuniscono nelle arene di esibizione (lek) e competono rumorosamente tra di loro per attirare l’attenzione delle femmine. I Tetrao uroballus  selezionano sempre una radura circondata da alberi secolari, di solito con esposizione sud-est, esposta al sole fin dall’alba, che spesso usano da generazioni per le loro parate, che spesso arrivano allo scontro fisico. «Nel frattempo – scrive la Dimitrova – le femmine osservano dai rami degli alberi vicini. L’idea è che la gallina selezionerà il candidato a padre i suoi pulcini più grande e più adatto basandosi sulla sua capacità di canto». Scelto il vincitore le femmine atterrano nella radure, lo circondano starnazzando e iniziano ad accoppiarsi col maschio. La concorrenza è spietata, anche perché la stagione dell’accoppiamento dura solo un paio di settimane, poi le femmine abbandonano i maschi  per deporre le uova e fino all’anno successivo d evitano qualsiasi contatto con loro.
 
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