lunedì 16 dicembre 2013

Bulgaria, dalla crisi politica al dilemma sul South Stream

Sono ormai mesi che in Bulgaria si manifesta praticamente ogni giorno contro il governo di Plamen Oresharski, l'esponente del partito socialista diventato primo ministro nel maggio di quest'anno in seguito alle dimissioni del premier di centro destra Bojko Borisov.
Nell'ultimo periodo, le proteste sono state rilanciate dagli studenti della capitale che hanno occupato l'università chiedendo le dimissioni del governo e nuove elezioni, denunciando la diffusione della criminalità organizzata, l'alto tasso di disoccupazione, in particolare quella giovanile, gli alti tassi di corruzione e la gestione ben poco trasparente dei servizi pubblici.
Difatti nel Cpi 2013, l'indice di Transparency International che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e politico, la Bulgaria si è accaparrata il ben poco prestigioso penultimo posto tra i Paesi europei, appena sopra la Grecia e poco sotto l'Italia e la Romania.
Più in generale, tutti, dagli stessi studenti, ai sindacati, fino ai lavoratori del settore pubblico, chiedono maggiori provvedimenti contro la povertà e migliori condizioni di lavoro. Quello che più viene rimproverato al premier, che secondo un recente sondaggio ha un tasso di disapprovazione pari al 65 per cento, è l'aver portato avanti misure di austerità anche dopo l'entrata di Sofia nell'Ue, avvenuta nel 2007. Si tratta di politiche che benché abbiano dato risultati soddisfacenti per quanto riguarda i conti pubblici, hanno portato a grossi tagli sulla spesa e al congelamento degli stipendi in un Paese in cui il 22 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà e la disoccupazione giovanile supera il 40 per cento.
In sostanza, se negli altri Paesi europei l'austerità è stata adottata negli ultimi anni, in Bulgaria va avanti da molto più tempo. "Siamo in una situazione di emergenza - ha dichiarato il presidente bulgaro Rosen Plevneliev  - sebbene speri che la situazione si calmi".

continua a leggere qui


Nessun commento:

Posta un commento