Dopo 160 giorni di proteste e un mese di occupazione delle università, il 20 novembre gli studenti bulgari hanno imbracciato fucili e pistole. “Armi” di cartone, per ribadire che col governo Oresharski non ci sarà compromesso: l'esecutivo deve alzare bandiera bianca, o rassegnarsi alla “guerra perenne”. E nello stesso giorno sono scesi in piazza anche i sindacati.
vai qui per articolo e foto
Nessun commento:
Posta un commento