giovedì 21 novembre 2013

Ancora proteste in Bulgaria

Anche se la notizia ha poco risalto sui media europei, da oltre cinque mesi, circa 160 giorni, si svolgono quasi quotidianamente in Bulgaria grandi manifestazioni e cortei di protesta contro il governo di Plamen Oresharski, in carica dall’inizio di giugno. Nelle ultime settimane, la contestazione è stata rilanciata dagli studenti di Sofia che da un mese hanno occupato l’università e che, ieri, mercoledì 20 novembre, hanno imbracciato fucili e pistole di cartone marciando fino alla sede del Parlamento.
I manifestanti, partendo da tre diversi punti della capitale, hanno bloccato i principali incroci del centro, ma non ci sono stati scontri violenti - o notizie di feriti – né con la polizia in tenuta antisommossa né con un centinaio di persone incappucciate che si erano riunite a sostegno del governo.
Gli studenti chiedono le dimissioni del governo e nuove elezioni: denunciano la corruzione della politica, la diffusione nel paese della criminalità organizzata, la gestione non trasparente dei servizi pubblici e l’alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. La loro protesta si è unita ieri a quella dei sindacati, delle migliaia di lavoratori del settore pubblico e dei tassisti che sono scesi in piazza. Tutti chiedono al governo una serie di misure contro la povertà e migliori condizioni di lavoro.

continua qui

Nessun commento:

Posta un commento