mercoledì 12 giugno 2013

I poveri che si danno fuoco in Bulgaria

La recessione e la crisi economica continuano a spingere diversi cittadini della Bulgaria verso gesti estremi. Todor Lozanov, un uomo di 59 anni di Harmanli, si è ucciso dandosi fuoco nella sua abitazione: è il settimo caso di suicidio nel paese balcanico a partire da febbraio, come spiega l’agenzia locale Novinite.com. Una tendenza senza precedenti, che si accompagna a una serie di proteste contro la corruzione e la povertà, organizzate negli scorsi mesi.
SUICIDI IN BULGARIA –  Diversi cittadini hanno deciso di auto-immolarsi, come segno estremo di protesta contro l’esecutivo sconvolto dalla corruzione, come spiega anche Le Monde. Nell’ultimo caso, l’uomo, che viveva da solo, si è dato fuoco: secondo i vicini soffriva di problemi psichici, come ha spiegato il portavoce della polizia, Nina Nikolova. Altri sono stati i cittadini bulgari che hanno cercato di suicidarsi allo stesso modo, dopo lo scoppio della crisi. Soltanto due di loro si sono salvati: gli altri hanno perso la vita, dopo essere stati piegati dalla disperazione, dalla povertà e dalla mancanza di prospettive. Le proteste degli scorsi mesi hanno portato alle dimissioni del governo di centro-destra di Boyko Borisov e alle elezioni anticipate dello scorso 12 maggio. Da allora un governo di esperti e tecnici, guidato dall’economista Plamen Orecharski, è entrato in carica, “cercando di introdurre misure che riescano a dare respiro alle fasce sociali  più in difficoltà”, ha spiegato Le Monde.
IL RAGAZZO SALVATO – La notizia della nuova auto-immolazione arriva a meno di una settimana dal tentato suicidio di un giovane, che si era dato alle fiamme nella città bulgara di Dimitrovgrad, lo scorso mercoledì. Il 31enne era stato salvato dalla sua ragazza, riuscita a spegnere le fiamme e a chiamare i soccorsi: ora si trova fuori pericolo, nonostante le ustioni nel 30 per cento del corpo.Il 31-year-old si è dato fuoco nella sua casa, ma è stato salvato dalla sua ragazza, che è riuscito a spegnere le fiamme e chiamare il 112. Il 3 maggio, invece, a togliersi la vita era stato un 47enne, che viveva nella cittadina di montagna di Smolyan

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