mercoledì 29 gennaio 2014

Roncalli in Bulgaria, storia di un nunzio

Una ricostruzione ampia e dettagliata della missione di monsignor Angelo Giuseppe Roncalli in Bulgaria, ove ebbe inizio il suo ministero episcopale. La offre il volume La sollecitudine ecclesiale di monsignor Roncalli in Bulgaria (1925-1934). Studio storico-diplomatico alla luce delle nuove fonti archivistiche, firmato da Kiril Plamen Kartaloff e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana nella Collana “Atti e Documenti”, curata dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
Nominato arcivescovo da Pio XI nel 1925, monsignor Roncalli fu inviato in Bulgaria in qualità di Visitatore apostolico, soprattutto con il compito di provvedere ai gravi bisogni della piccola e disastrata comunità cattolica. “Con la nomina a Visitatore apostolico in Bulgaria – osserva l’autore nell’introduzione –, Roncalli entrò nella carriera diplomatica della Santa Sede senza una preparazione specifica”. Il suo incarico, inizialmente a termine, si trasformò in una permanenza decennale, durante la quale Roncalli pose le basi per l’erezione della Delegazione apostolica a Sofia, della quale divenne nel 1931 il primo titolare. “Tale funzione – precisa  Kartaloff – non aveva però alcun riconoscimento diplomatico: il delegato apostolico rappresentava la Santa Sede presso la Chiesa locale, mentre i contatti con il governo locale erano tenuti in via ufficiosa, nella misura in cui ciò veniva consentito. Infatti, tra Bulgaria e Santa Sede non esistevano all’epoca rapporti diplomatici”. Roncalli rimase in quella sede fino al 1934, quando venne trasferito alla Delegazione apostolica in Turchia e Grecia.

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