sabato 14 febbraio 2015

Bulgaria rurale: tra abbandono e riscatto

Bulgaria nord-occidentale: la regione più povera dell'UE, colpita da uno spopolamento feroce delle aree rurali. Eppure, nonostante le difficoltà del presente, c'è chi non si arrende. E riparte, a piccoli passi, dai tesori di una tradizione culturale e culinaria secolare
Nel cielo terso e frizzante di una fredda mattina di novembre, la catena dei Balcani regala il meglio del suo fascino senza tempo. Le fitte macchie di faggi, vestite dall'autunno avanzato di rosso, giallo e arancio acceso, s'alternano al verde severo dei pini, le cui cime sottili svettano altere, appena mosse dal vento. Due strette valli, appena accennate, s'incuneano sinuose tra i boschi, e proprio là dove i due ruscelli s'incontrano, dove acqua lucente si mischia ad acqua lucente, spuntano i primi tetti quadrati di Gorna Bela Rechka.
Il villaggio sembra addormentato, sospeso in un silenzio riempito soltanto del gorgoglio onnipresente della corrente e dall'eco solitario di un abbaiare lontano. Per strada nessuno: solo alla fermata dell'autobus, tappezzata di annunci mortuari vecchi e nuovi, alcuni anziani discorrono a ritmo cadenzato, facendo oscillare lentamente i propri bastoni.

continua a leggere qui: http://www.balcanicaucaso.org/aree/Bulgaria/Bulgaria-rurale-tra-abbandono-e-riscatto-158919


 

Nessun commento:

Posta un commento