di Mazzetta - 04/07/2014 - Il paradosso di un paese economicamente tra i più solidi d'Europa, anche se tra i più poveri, colpito da una crisi di fiducia.
La Bulgaria è appena uscita da un’improvvisa crisi di fiducia nelle banche, che ha visto migliaia di correntisti mettersi in fila per prelevare i loro soldi da due delle maggiori banche del paese, la F.I.B (First Investment Banki FIBank) e la K.T.B. (che le fonti anglofone traducono con Corporate Commercial Bank dal cirillico), due banche nazionali che coprono però una parte relativa del mercato, per il 70% in mano a istituti stranieri, tra i quali spiccano la nostra Unicredit e l’austriaca Raiffeisen, veri leader di un mercato bancario di dimensioni modeste, il paese ha poco più di sette milioni di abitanti con un reddito medio pro-capite di circa settemila euro, per fare un paragone quello dell’Italia è intorno ai 33.000.
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