Il pil della Bulgaria, il Paese più povero dell'Ue, che sta attraversando una fase di forte incertezza economica e politica, si è contratto dello 0,1% nel secondo trimestre rispetto al primo. Nei primi tre mesi era stata registrata una crescita dello 0,1%. Su base annuale, tra aprile e giugno il pil bulgaro è cresciuto dello 0,2% dopo il +0,4% segnato nel primo trimestre, scondo i dati preliminari diffusi dall'istituto di statistica NSI.
Questi dati arrivano alla vigilia di un importantissimo test per il governo tecnico di Plamen Oresharski. Nel mirino delle proteste da due mesi, il premier venerdì presenta al parlamento il bilancio per il 2013, rivisto dopo la bocciatura del presidente. L'economia bulgara, molto dipendente dalle esportazioni, nel 2012 è cresciuta dello 0,8%, ben al di sotto dell'1,2% previsto dal governo. Per quest'anno l'esecutivo mette in conto una crescita dell'1%.
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