Il Parlamento ha approvato alcuni emendamenti alla legge per l’energia, diretti a consentire una riduzione delle bollette della luce che, lievitate a dismisura lo scorso febbraio, hanno provocato massicce manifestazioni di protesta popolare che hanno portato alle dimissioni del governo conservatore di Boyko Borissov. Secondo il Ministro dell’Energia, Dragomir Stoynev, i cambiamenti “garantiranno prezzi più sopportabili” dell’elettricità, mentre gli esperti prevedono un taglio del 5% delle bollette per i nuclei familiari. Un altro obiettivo degli emendamenti è incentivare le esportazioni di elettricità, dato che in Bulgaria si produce molta più energia elettrica rispetto al reale fabbisogno. La Compagnia Nazionale dell’Elettricità NEK, inoltre, non sarà più obbligata ad acquistare l’intera energia prodotta nel Paese, ma soltanto quella meno costosa. Gli emendamenti alla legge sull’energia e l’eventuale riduzione delle bollette arrivano dopo 17 giorni di dimostrazioni di massa contro il Governo del premier Oresharski, accusato di essere collegato a cartelli e oligarchie di stampo mafioso.
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