La “Trattoria da Vincenzo” è uno dei tanti
ristoranti italiani qui a Sofia gestiti da italiani. Ho avuto occasione di
conoscerlo il giorno della Pasqua Cattolica quando ci siamo riuniti, noi emigranti ed amici di passaggio italo/bulgari per festeggiare la
nostra Pasqua.
La Bulgaria è a maggior parte Ortodossa e
quest’anno la loro Pasqua cadrà il 5 maggio secondo il calendario Giuliano.
Dunque, il proprietario-gestore-cuoco si
chiama ovviamente Vincenzo, una simpatica e cordialissima persona che con il
suo codino mi ha ricordato Baggio, qui in Bulgaria ormai da diversi anni e che
conosce tutto e tutti.
Peccato che tutto e tutti non conoscono lui, o
meglio non sanno dove si trova questo suo ristorante e non lo sanno neanche i ristoranti della zona ai quali, un po' smarrito, avevo chiesto.
A me è capitato di girare per ben
3 volte sulla Kosta Lulchev str., passandoci anche davanti ma senza notare
questo ristorante perché ha un’insegna sulla vetrina ad altezza “Brunetta” e
quindi difficile da vedere anche perché coperto dalle macchine ivi parcheggiate. Inutile chiedere ai passanti, nessuno lo conosce.
Per cui se ci volete andare non chiedete dove
si trova la trattoria da Vincenzo (non lo sa nessuno, ripeto) ma dove si trova
l’Hotel Rotasar che conoscono tutti. Il ristorante di cui si parla è infatti
all’interno di quest’albergoVabbe’, tutto è bene quel che finisce bene, sono riuscito a trovarlo e mi sono potuto unire agli amici per questo pranzo pasquale.
Il menu prevedeva: fettuccine al ragù (per gli
italiani, i bulgari potevano anche scegliere una delle loro insalate tipiche
che solitamente usano come primo piatto), agnello al forno con patate, tiramisù
come dessert, un bicchiere di vino rosso a testa, acqua minerale.
Prezzo fissato (compreso l’intrattenimento
musicale) 35 leva (poco meno di 18 euro a persona).
Prezzo ottimo, qualità del mangiare (tutto
tipicamente italiano) ottima, unico neo è stata la quantità.
Già perché le fettuccine con 3 forchettate le
avevi già divorate. L’agnello, ottimo e tenero ripeto, era una porzione
d’assaggio con 5-6 patatine novelle al forno come guarnitura del piatto.
Anche il tiramisù, non so se comprato o fatto
in casa, ma penso fatto da lui, era buono ma forse era stato congelato prima
perché ci è stato servito dentro delle coppe e più che un cucchiaino si poteva
mangiare. o per meglio dire “bere”, con una cannuccia. Insomma, se volete mangiare bene ed ad ottimo prezzo, ma anche non avere problemi se state osservando una dieta, la trattoria Vincenzo è ottima per uscire dopo pranzo con la stessa panza con la quale siete entrati.
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