L'ambasciatore Marin Raykov, presente all'incontro internazionale, per l'occasione ha parlato delle «numerose opportunità di scoprire e approfondire i legami che già uniscono i due Paesi da secoli», citando diversi punti di contatto «Dal patrimonio romano e bizantino a una lunga serie di topònimi legati a insediamenti bulgari nelle terre italiane, dagli eredi italiani del re bulgaro Samuil al miracolo delle voci bulgare liriche quali Boris Christoff e Raina Kabaivanska». Il coordinatore di Ravenna2019, Alberto Cassani, ricordando le relazioni aperte in questi anni con decine di altre città europea ha sottolineato i particolari legami storico-culturali con la Bulgaria «...è stato interessante riscoprire storie comuni, una grande opportunità che forse senza la candidatura non avremmo avuto: Ravenna ha una vocazione privilegiata con la Bulgaria, qui davvero si respira quella che Montale definisce “la dolce ansietà d'Oriente”: siamo davvero la città più orientale d'Italia».
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